Da sempre con l’arrivo dell’estate, due differenti realtà si affrontano e si rendono facilmente riconoscibili
La realtà di tutti coloro che, in buone condizioni psicofisiche ed economiche, si apprestano a lasciare la loro residenza per i luoghi di villeggiatura con l’obiettivo di rigenerarsi si scontra con quella degli individui che, solo in pochi casi per scelta e più spesso per incapacità economica o per presenza di patologie invalidanti, sono loro malgrado costretti a rimanere in città.
Per loro, quasi sempre cittadini più fragili, l’habitat è particolarmente ostile sia per le condizioni climatiche avverse che per la solitudine accentuata dall’allontanamento di familiari, amici e vicini di casa; così si acuiscono le problematiche già presenti nel restante periodo dell’anno.
Cosa succede al fisico quando fa molto caldo e come comportarsi
In ambito strettamente fisico, l’organismo umano, anche se nelle migliori condizioni, soffre dell’incremento della temperatura ambientale non fosse altro perché i sistemi di autoregolazione vengono messi a dura prova consumando notevoli energie e dissipando liquidi e sali minerali.
La disidratazione, specie negli anziani e nei bambini, è forse il maggior problema fisico che deve essere affrontato nel periodo estivo. Mai sufficienti sono le raccomandazioni ad intervenire nella prevenzione. Questa si fonda dapprima sulla opportunità di evitare ambienti particolarmente caldi: evitare le uscite nelle ore più calde, utilizzare vestiario leggero e di colore chiaro, esporsi al sole solo nelle prime ed ultime ore della giornata, utilizzare se possibile condizionatori con deumidificatore. Particolare attenzione va posta nell’alimentazione che deve essere organizzata con pasti piccoli e frequenti, ricca di verdure e frutta, accompagnata da abbondanti quantità di acqua magari integrata con sali minerali; evitare cibi di difficile digestione quali alimenti grassi, fritture, alcoolici, ecc.
Una particolare raccomandazione va fatta agli anziani che più spesso utilizzano i farmaci ed è quella di evitare l’autoriduzione dei trattamenti: in estate non è necessario diminuire, o peggio sospendere, le terapie se non esplicitamente indicato dal medico; ciò vale soprattutto per il trattamento dell’ipertensione arteriosa. In generale si consiglia di adeguare la terapia in relazione all’andamento dei valori pressori cercando, nei limiti del possibile, di ridurre senza interrompere bruscamente la terapia onde evitare pericolose crisi ipertensive. Il dosaggio dei farmaci anti ipertensivi va stabilito sulla base del valore della pressione arteriosa massima (sistolica o PAS) piuttosto che su quello della minima (diastolica o PAD) e, comunque, è opportuno attenersi scrupolosamente alle indicazioni del proprio medico curante anche in considerazione del fatto che ciascuno di noi ha una sua realtà ed una sua storia ed ogni problematica va affrontata in modo personalizzato.
Altro obiettivo da raggiungere che risulta essere particolarmente importante nel periodo estivo, è far acquisire al paziente la capacità di riconoscere eventuali sintomi emergenti così da favorire un precoce sospetto diagnostico; sarà in tal modo possibile, in tempo utile, allertare gli opportuni e predisposti servizi per ottenere una maggiore probabilità di efficacia dell’intervento con risoluzione della problematica insorta.
Il caldo favorisce anche l’instabilità psichica e così più facilmente si alterano i rapporti interpersonali. Sarà pertanto necessario che ciascuno attinga a tutte le proprie capacità per mantenere un giusto equilibrio anche nelle relazioni con i soggetti con i quali è più difficile mantenere un adeguato rapporto.
In relazione alle necessità pratiche di coloro che, loro malgrado trascorrono l’estate in città, è necessario attivare una serie di servizi capaci di far fronte in modo reale alle altrettanto reali "emergenze", talora solo apparentemente banali, che questi individui rischiano di dover affrontare nella stagione calda.
L’impegno sociale istituzionale è troppo spesso mancante o, a dir poco, inadeguato rispetto alle esigenze della popolazione. Allora, è fondamentale che i privati cittadini organizzino, mantenendo un giusto rapporto tra lavoro ed umanità, una serie di attività capaci di favorire sia l’impegno lavorativo degli operatori che la soddisfazione delle richieste dei cittadini bisognosi di supporto.
Opportunità per i pazienti
In tale ambito l’Associazione Sistema Helios sta muovendo i primi passi per affrontare, nel prossimo futuro, questa complessa realtà.
Gli obiettivi già sufficientemente raggiunti riguardano l’ambito strettamente sanitario organizzato mediante un servizio di Guardia Medica telefonica, la Medicina Generale, l’attività medica specialistica a studio ed a domicilio, l’attività infermieristica domiciliare, il settore diagnostico, il trasporto infermi, ecc.
Già attiva, anche se solo ora sta compiendo i primi passi, la possibilità di ottenere i farmaci a domicilio, mentre obiettivi del prossimo futuro saranno la gestione domiciliare delle più comuni e semplici necessità dell’individuo anziano e/o malato che vive da solo (fare la spesa, pagare le bollette, riordinare la casa, concorrere alla gestione del tempo libero, favorire la socializzazione, ecc.).
Obiettivi futuri potranno essere la formazione di personale in grado di assicurare un’adeguata assistenza para sanitaria (Operatori Socio Sanitari e Socio Assistenziali) ed uno sportello reale o virtuale, domiciliare e/o a studio, capace di affrontare problematiche psicoemotive attraverso l’opera di psicologi e counselor.
Alcuni consigli utili
Sia per chi va in vacanza, sia per chi, per diversi motivi, è costretto a rimanere in città, ecco alcuni piccoli consigli per prevenire e affrontare eventuali problematiche di salute tipiche della stagione estiva.
1) Per evitare la disidratazione che, specie negli anziani e nei bambini, è forse il maggior problema fisico da affrontare nel periodo estivo, si consiglia di:
Evitare ambienti particolarmente caldi
- evitare le uscite nelle ore più calde
- utilizzare vestiario leggero e di colore chiaro
- esporsi al sole solo nelle prime ed ultime ore della giornata
- utilizzare se possibile condizionatori con deumidificatore
Porre particolare attenzione nell’alimentazione
- organizzarla con pasti piccoli e frequenti
- ricca di verdure e di frutta
- accompagnarla con abbondanti quantità di acqua
- integrarla con sali minerali
- evitare cibi di difficile digestione quali alimenti grassi, fritture, alcoolici, ecc.
2) Evitare l’autoriduzione dei trattamenti: attenersi scrupolosamente alle indicazioni del proprio Medico curante specie nella gestione dell’Ipertensione Arteriosa
3) Acquisire la capacità di riconoscere eventuali sintomi emergenti per ottenere una maggiore probabilità di efficacia dell’intervento con risoluzione della problematica insorta
4) Gestire l’instabilità psichica cercando di mantenere un giusto equilibrio nei rapporti interpersonali
5) Identificare idonee strutture capaci di far fronte ad eventuali "emergenze".
Dr. Mauro Marchetti
Specialista in Medicina Interna