Poco più che cinquantenne, il paziente arrivò nel mio studio con aria visibilmente sfiduciata: il suo problema era una steatosi epatica.
Cioè, il problema non era tanto la steatosi in sé quanto tutti i sintomi ad essa correlati. Si sentiva sempre stanco, viveva la giornata con poca energia e qualche volta anzi con sincera fatica. A completare il quadro si aggiungevano continui e insistenti mal di testa", come lui li definiva.
Era preoccupato: "la steatosi non guarisce" aveva sentito dire da tutti i medici che aveva consultato e immaginava che a 54 anni ciò che lo aspettava era, presumibilmente, solo un peggioramento. Non aveva mai bevuto alcolici, non li gradiva, e non era dedito ad eccessi alimentari.
Prendeva i farmaci e gli integratori che gli venivano prescritti e seguiva i suggerimenti alimentari: No insaccati, No grassi, No formaggi. Faceva tutto con scrupolo eppure la sua situazione non cambiava, anzi il colesterolo e i trigliceridi cominciavano ad aumentare e l'ecografia di controllo vedeva un costante peggioramento del quadro steatosico.
In situazioni così complesse la cosa migliore é avviare quello che io chiamo un "lavoro" fatto con gli alimenti, è necessario stabilire quasi un dialogo con l'organo "ferito" e lentamente aiutarlo a recuperarsi. Non può essere sufficiente la generica indicazione di evitare alcuni gruppi di alimenti.
Iniziammo dunque una dieta mirata, nel tentativo di "svegliare" un fegato intorpidito e da subito il paziente avvertì un aumento dell'energia e un miglioramento dell'umore. A questo si accompagnava un ritorno inaspettato della fiducia che qualcosa ancora poteva cambiare. Anche gli episodi di cefalea si presentavano sempre più raramente e con minore intensità.
Col tempo le analisi di laboratorio si rimisero in ordine e, per la prima volta, l'ecografia di controllo segnalò una riduzione del tipico segnale dell'ecostruttura epatica, indicando una "lieve" steatosi.
La dieta, intesa come strumento terapeutico, può intervenire con decisione e fare la differenza.
Liberamente tratto dal libro "La cura è servita 2".
Dr.ssa Lucia Tassi
specialista in Scienza dell'Alimentazione particolarmente esperta in Terapia Nutrizionale