Al paziente affetto da una malattia cronica come l'ipertensione arteriosa, il diabete mellito o l’ipercolesterolemia, gli sarà stata sicuramente prescritta una terapia farmacologica che dovrà assumere costantemente fino ad una sua eventuale sostituzione motivata da perdita di efficacia, per modifica del quadro clinico o per una qualsiasi altra esigenza.
Tale cambio terapia potrebbe avvenire a distanza anche di anni dal suo inizio.
Naturalmente, terminata la confezione del farmaco, il malato avrà necessità di ritirare in farmacia una nuova scatola dello stesso prodotto.
Perché ogni volta deve ricorrere al Medico di Medicina Generale per farselo prescrivere?
This section of the article is only available for our subscribers. Please click here to subscribe to a subscription plan to view this part of the article.Visto che l’obiettivo è quello di informatizzare tutto il SSN compresa la Medicina Territoriale ricorrendo addirittura all'intelligenza artificiale, possibile che non si riesca a trovare un sistema per cui il paziente possa direttamente recarsi in farmacia e ritirare il farmaco quando la confezione stesse per finire? Domanda retorica naturalmente! Certo che sì, sarebbe sufficiente ... Accedi o registrati gratuitamente al sito per continuare a leggere l'articolo