Il peso corporeo e la sua relazione con la salute fisica e mentale
Variabile nel tempo è stato il modo di considerare la bellezza fisica e la salute in relazione al peso corporeo. Alternativamente è stata valutata la magrezza ed il sovrappeso come condizione equiparabiile al bello ed al benessere fisico al punto da indurre, soprattutto in età pediatrica e giovanile, un esagerato condizionamento verso l'anoressia e/o la bulimia.
Al di là della considerazione della bellezza fisica che, come detto è frutto della cultura dei tempi, qui interessa considerare il peso corporeo come indicativo di benessere fisico e soprattutto di potenziale rischio per molte patologie, in particolare in ambito cardiovascolare.
Una prima considerazione va fatta in relazione all'età del soggetto preso in esame sapendo che, soprattutto nel sesso femminile, con l'avanzare dell'età e passando dalla condizione di fertilità a quella postmenopausale, viene favorita la tendenza all'incremento ponderale per i cambiamenti metabolici indotti dal differente assetto ormonale.
A questo si aggiungano le eventuali patologie endocrine, prima fra tutte la patologia tiroidea, ed i trattamenti farmacologici che nel tempo e per concomitanti malattie, vengono spesso intrapresi. Tali medicinali sono talora capaci di influenzare le dinamiche fisiche e psichiche del paziente inducendo l'aumento di peso.
Altro dato da sottolineare al fine di comprendere come un eccessivo aumento del peso, specie in età infantile, possa poi condizionare la vita anche nell'età adulta, è il sapere che l'accumulo di grasso oltre certi limiti all'interno degli adipociti (cellule grasse presenti nel sottocute) induce gli stessi alla moltiplicazione. Ciò comporta una crescita esponenziale del tessuto grasso e l'impossibilità dello stesso di regredire nel tempo almeno come numero di cellule.
Una dieta a basso numero di calorie rispetto al consumo calorico potrà comportare, in futuro, un calo ponderale legato alla riduzione volumetrica delle cellule grasse ma non sarà più possibile diminuire il loro numero. Tali cellule rimarranno allora pronte ad acquisire nuovamente materiale adiposo non appena il soggetto riprenderà una dieta non controllata con conseguente nuovo incremento del peso.
Pertanto l'aumento di peso, specie nel bambino, condizionerà la sua vita futura rendendolo predisposto al repentino viraggio ponderale soprattutto in relazione alle eventuali modifiche del suo stile di vita.
Come incide l'incremento di peso sulle condizioni fisiche dell'individuo?
Al di là degli aspetti psichici che, come detto, sono legati alle mode del momento, dal punto di vista fisico un incremento ponderale può incidere negativamente su tutta una serie di funzioni vitali nonchè sulla dinamicità dell'individuo. Trasportare un inutile fardello riduce la capacità motoria oltre che sovraccaricare di lavoro l'apparato scheletrico ed osteo articolare nonché l'apparato respiratorio e quello cardiovascolare.
Nel presente approfondimento viene, in particolare, preso in considerazione il sovrappeso corporeo ed ancor di più l'obesità, quale fattore di rischio che esageratamente può aumentare la probabilità, nel tempo, di far insorgere un infarto o un ictus.
La prevenzione e l'importanza di uno stile di vita sano
Nel valutare l’importanza degli stili di vita ed in particolare dell'alimentazione nella prevenzione di molte patologie, corre l’obbligo di evidenziare come pasti abbondanti soprattutto ricchi di grassi possano nuocere anche acutamente al fisico sano ed ancor di più a quello già minato da alcune patologie.
Come regola generale sarà sempre opportuno ricorrere ad una dieta adeguata con idoneo apporto calorico valutato anche in relazione al tipo di attività fisica sostenuta che implica un variabile consumo energetico, evitando ogni eccesso anche occasionale.
Ma l'eccesso alimentare, specie se prolungato nel tempo, può essere causa di sovrappeso corporeo ed obesità a loro volta responsabili di un significativo aumento del rischio di infarto ed ictus. La ormai certa correlazione tra il numero di eventi acuti cardiovascolari e l'incremento ponderale, soprattutto nell'obeso specie se di grave entità, ha fatto considerare tale condizione come uno dei fondamentali fattori di rischio che, quindi, va prevenuto e trattato.
Lo stesso incremento ponderale potrebbe certamente compromettere molte altre funzioni vitali come la funzionalità respiratoria generando, ad esempio, la nota sindrome da russamento spesso accompagnata ad apnee notturne a loro volta causa di danni nel breve e nel lungo periodo.
In tal senso ogni possibile proposta dietetica, adeguata al singolo soggetto in relazione alle sue abitudini, ai suoi principi, alle sue esigenze ed ai suoi gusti, è fattibile sempreché rispetti le regole della dietetica e della nutrizione che tutti dovrebbero conoscere. In mancanza di queste nozioni sarà opportuno partecipare a corsi conoscitivi o affidarsi a professionisti del settore quali dietologi e nutrizionisti.
Se già il paziente fosse nella condizione di sovrappeso o peggio se fosse obeso, sarebbe necessario intervenire celermente con un idoneo trattamento dietetico che, producendo il calo ponderale, andrebbe a migliorare il rischio delle malattie sopra dette e, contemporaneamente, agirebbe migliorando il suo benessere fisico ed il suo equilibrio psicofisico.
Prima di iniziare una dieta serrata, durante la stessa e prima di impostare un programma di mantenimento, sarà opportuna una valutazione clinica ed alcuni esami ematochimici che confermino la normalità delle principali funzioni vitali.
In tale logica, in collaborazione con altri professionisti del settore, è stato da noi organizzato un Progetto di Prevenzione per il sovrappeso corporeo e per l'obesità.
Dr. Mauro Marchetti
Specialista in Medicina Interna