Il QT ed il QTc: un parametro elettrocardiografico significativo

Il QT ed il QTc sono due parametri elettrocardiografici importanti per valutare una specifica fase del ciclo cardiaco che, se alterati, potrebbero essere responsabili dell’insorgenza di gravi aritmie.

Cos’è il QT ed il QTc?

Il QT è un intervallo di tempo, misurato in secondi o in millesecondi, che si estende tra le due onde elettrocardiografiche in questione (onda Q ed onda T). Il QTc (c=corretto) è il parametro generalmente preso in considerazione ed esprime lo stesso intervallo di tempo modificato in relazione alla frequenza cardiaca registrata.

L'intervallo QT può essere misurato automaticamente dalla macchina che esegue l’ECG o dal medico che referta il tracciato.  Il QTc viene successivamente elaborato in relazione alla frequenza cardiaca di quel momento utilizzando formule matematiche o, manualmente, attraverso dei regoli appositamente strutturati.

I valori normali dell'intervallo QT corretto (QTc) sono compresi fra 0.30 e 0.44 (0.45 per le donne) secondi.

In caso di intervallo QT troppo corto o troppo lungo rispetto ai valori di riferimento, il paziente potrebbe essere esposto a gravi aritmie ventricolari potenzialmente letali.

Ciò sarebbe particolarmente rischioso nel caso in cui il paziente fosse in trattamento con farmaci capaci di per sé di generare aritmie.

Tra i farmaci capaci di interferire con l’intervallo QT/QTc esponendo il paziente a rischio aritmico ce ne sono taluni di frequente utilizzo come gli anti istaminici di solito prescritti per problematiche allergiche, alcuni antibiotici raggruppati nella categoria dei Macrolidi e dei Chinilonici anch’essi spesso utilizzati nella pratica clinica quotidiana, gli antiaritmici e gli antimicotici.

Particolare rilievo in questa problematica è l’utilizzo di alcuni farmaci anti psicotici spesso prescritti dallo psichiatra.  Motivo per cui questo specialista richiede periodicamente l’esecuzione di un ECG (elettrocardiogramma) ai pazienti che pone in trattamento. In tal caso, proprio nella prevenzione delle aritmie, viene richiesto al cardiologo di specificare il valore del QT/QTc al fine di verificare l’adeguatezza della terapia prescritta.

Un anormale allungamento dell'intervallo QT potrebbe essere dovuto a cause congenite, a particolari patologie cardiologiche ed internistiche o in relazione ai trattamenti farmacologici prescritti; un valore eccessivamente basso dello stesso intervallo riconosce quasi sempre cause genetiche o alterazioni elettrolitiche.

Vista la possibilità che anche un soggetto in buona salute possa assumere, talora in autoprescrizione, farmaci con potenziale effetto pro aritmico, un ECG di routine in prevenzione andrebbe periodicamente consigliato per verificare la normalità dei parametri sopradescritti (QT/QTc) al fine di escludere il rischio di controindicazioni per intere categorie di farmaci.

 

Dr. Mauro Marchetti
Specialista in Medicina Interna{/mprestriction}

 


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