Qualche anno fa le istituzioni hanno pensato, tutto sommato a ragione, di favorire l’organizzazione della Medicina Generale attraverso la costituzione di studi medici associati piuttosto che continuare a gestirla mediante quelle piccole strutture fino ad allora esistenti in cui i Medici di Base si proponevano singolarmente ai loro pazienti.
L’iniziativa è stata molto apprezzata in quanto aggregare medici poteva voler dire creare gruppi di lavoro e mettere le basi per un’attività decisamente più stimolante per i singoli Professionisti: avrebbe potuto creare nuove interazioni tra Colleghi, scambi di esperienze e, economicamente parlando, sicuri vantaggi nella gestione dello studio medico.
L’idea è nata dalle istituzioni? È nata dai sindacati? È nata dal pensiero esperto dei Medici di Medicina Generale? Non lo so e neppure mi interessa saperlo. Sta di fatto che non era un’ipotesi sbagliata né azzardata; sicuramente avrebbe potuto rappresentare... Accedi o registrati gratuitamente al sito per continuare a leggere l'articolo
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